Mascherada: l’Africa incontra l’Europa nella nuova sede milanese di Collezione MU.RO

7 November 2025

Dal 6 novembre al 15 dicembre 2025, Milano accoglie Mascherada, la mostra inaugurale di Spazio MU.RO, nuova sede della Collezione MU.RO in Viale Campania 33. Un progetto in collaborazione con AKKA Project, che celebra il dialogo tra Africa ed Europa attraverso le opere di cinque artisti di rilievo internazionale.


Una nuova casa per l’arte contemporanea

Fondata da Andrea Musto ed Elisabetta Roncati, la Collezione MU.RO apre il suo spazio milanese con l’obiettivo di promuovere la cultura come strumento di incontro tra mondi e linguaggi. Spazio MU.RO si presenta come un ambiente dinamico e accogliente, dove collezionismo, ricerca e sperimentazione convivono armoniosamente. Oltre alla sala espositiva, comprende una biblioteca d’arte e una lounge dedicata alla Collezione MU.RO, con opere acquisite anche tramite il Premio Collezione MU.RO assegnato a The Others Art Fair durante la Torino Art Week 2025.


Mascherada: il significato della maschera tra memoria e metamorfosi

Il titolo Mascherada, derivato dal dialetto veneziano, evoca l’idea di una “festa in maschera” e racchiude la doppia anima della mostra: tra memoria e trasformazione, identità e rinascita. Venezia, crocevia di culture, diventa metafora di un incontro ideale con l’Africa, dove la maschera è rito, identità e resistenza culturale.

La mostra riunisce cinque artisti che indagano l’identità africana contemporanea attraverso linguaggi diversi:

  • Reinata Sadimba (Mozambico, 1945), pioniera dell’arte ceramica africana, trasforma la materia in scultura spirituale e femminile, dando voce alla memoria della tradizione Maconde. Le sue opere sono custodite in musei di rilievo come il Museo Etnologico di Lisbona e le Nazioni Unite di New York.
  • Filipe Branquinho (Mozambico, 1977) presenta la serie Bestiarium (2020), in cui il volto e la maschera diventano simboli della tensione tra istinto e coscienza. Dopo aver rappresentato il Mozambico alla Biennale di Venezia 2019, l’artista è oggi tra le voci più potenti della fotografia africana.
  • Gonçalo Mabunda (Mozambico, 1975) trasforma armi dismesse della guerra civile in troni e maschere, simboli di pace e resilienza. Le sue opere sono state esposte alla Biennale di Venezia, all’Africa Museum di Bruxelles e alla Saatchi Gallery di Londra.
  • Teddy Mitchener (USA/Kenya, 1972) con la serie Disappearing Africa digitalizza le maschere tradizionali, preservando la memoria culturale di un sapere artigianale in via di estinzione.
  • Kelechi Charles Nwaneri (Nigeria, 1994) combina realismo e surrealismo per raccontare la trasformazione interiore e la spiritualità, ispirandosi alla cultura Igbo e alla psicologia junghiana.


Un ponte tra continenti

La collaborazione tra Collezione MU.RO e AKKA Project nasce dalla convinzione che la cultura possa essere un ponte capace di superare confini geografici e simbolici. Entrambe le realtà condividono una visione inclusiva e transnazionale dell’arte, che da Milano guarda verso Venezia, l’Africa e il mondo.

 

Dal 2026, Spazio MU.RO proporrà un ciclo di mostre dedicate alla produzione artistica della MENA Region (Medio Oriente e Nord Africa), consolidando il ruolo di Milano come crocevia internazionale di ricerca e innovazione artistica.


Info utili

  • Quando: 6 novembre – 15 dicembre 2025
  • Dove: Spazio MU.RO, Viale Campania 33, Milano
  • Orari: dal martedì al sabato, 10:00 – 18:00
  • Info e visite su appuntamento: info@spaziomuro.com
  • Sito ufficiale:www.collezionemuro.com