L'arte contemporanea africana entra negli spazi della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro

Redazione, Finestre sull'Arte, 11 May 2023
A Ca’ Pesaro le opere site-specific di cinque giovani artisti africani. Dal 20 maggio al 1° ottobre 2023.
Dal 20 maggio al 1° ottobre 2023 Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna a Veneziaospita AFRICA 1:1 Cinque artisti africani a Ca’ Pesaro, la mostra di opere site-specific realizzate da cinque autori della scena artistica africana, invitati in residenza a Venezia nella primavera 2023 per lavorare a contatto con la storia e le collezioni della Galleria: Option Nyahunzvi (Zimbabwe, 1992),Pamela Enyonu (Uganda, 1985), Alexandre Kyungu (DRC, 1992), Boniface Maina (Kenya, 1987) eNgugi Waweru (Kenya, 1987).
L’esposizione è il frutto del progetto messo in atto da AKKA ProjectAfrica First e Ca’ Pesaro che, nello spirito della diciottesima Biennale di Architettura, hanno dato vita a AFRICA 1:1 LAB, Artists Residency Programprogetto di residenza d’artista che ha portato cinque giovani artisti africani a sperimentare l’ambiente artistico veneziano e allo stesso tempo a offrire il loro personale contributo creativo alla città, che si prepara al preannunciato Laboratorio del Futuro della diciottesima Biennale di Architettura curata da Lesley Lokko. Le residenze hanno visto la creazione di cinque spazi di lavoro, veri studi presso AKKA Project e l’immersione dei giovani artisti africani nel contesto culturale veneziano e di Ca’ Pesaro in particolare.
Attraverso lo studio della storia della Galleria, dei documenti originali e delle opere dei maestri conservati nella collezione permanente, i cinque autori in residenza hanno costruito inediti dialoghi con la tradizione visiva della città e con la storia del Palazzo.
L’arte contemporanea africana entra così negli spazi della Galleria Internazionale d’Arte Moderna con Pamela Enyonu, Alexandre Kyungu e Ngugi Waweru che introducono un’ampia riflessione sui temi dell’identità, del trauma e degli spazi socio-politici; Boniface Maina contribuisce invece al dialogo instaurato con le raccolte del Museo attraverso una visione surrealista, mentre Option Nyahunzvi esplora nuovi contesti di spiritualità.