Cyrus Kabiru – Akka Project | Venice Artist Residency, 2021

Redazione Art Vibes, Art Vibes, 16 September 2021

Picture: Cyrus Kabiru – C-Stunner, Private Collection.

 
La nuova residenza d’artista di Akka Project esplora nuove possibilità di stile per disegnare e immaginare un nuovo futuro all’insegna del dialogo creativo.
 
Per la terza edizione di “Akka Project | Venice Artist Residency” (Agosto – Ottobre) è stato selezionato l’artista Cyrus Kabiru. Sullo sfondo di Venezia andrà a crearsi un’esperienza arricchente, che farà da base per nuovi punti di incontro e interazioni con il patrimonio culturale, la scena artistica locale e internazionale. Cyrus avrà infatti l’opportunità di lavorare con artigiani locali, utilizzando i loro materiali e osservando la loro abilità per creare opere che riflettono l’atmosfera, la cultura e i colori della laguna, nonché il suo stile particolare, ironico e intrigante.
Nato nel 1984 a Eastlands Nairobi, in Kenya, Cyrus Kabiru è un pittore e scultore autodidatta, noto soprattutto per i suoi spettacoli scultorei elaborati e dettagliati o “C-Stunners“, opere realizzate ex-novo con oggetti trovati e materiale riciclato proveniente dalle strade di Nairobi.
Le sue intricate opere scultoree spostano i confini dell’artigianato convenzionale, della scultura, della fotografia, del design e della moda, stimolano l’immaginazione del futuro e spingono verso la trasformazione della modernizzazione.
Cyrus ha iniziato a creare utilizzando posate scartate e tappi di bottiglia acquistati localmente nella sua città natale, ri-assemblandoli in splendidi occhiali e maschere. I lavori sono figli di un istinto puro, difatti ha affermato: “Ho provato a smettere di farli, ma poi sorge sempre una buona nuova idea per farne un altro usando un materiale diverso. La maggior parte dei miei progetti sono freestyle. Non ho programmi per il domani e ciò mi rende felice”.
 
Cyrus Kabiru – C-Stunner, 2020
 
I suoi occhiali particolari, declinati nelle più disparate forme, non sono altro che una metafora di come vediamo il mondo attraverso la nostra prospettiva. I cosiddetti C-Stunner riflettono l’ingegno e l’intraprendenza delle persone, fornendo un nuovo filtro, una nuova prospettiva sul mondo in cui viviamo, trasformano chi li indossa non solo nel suo aspetto ma anche nella sua mentalità.
Da menzionare la sua serie di biciclette a scatto fisso, lavori che rientrano in parte nel più ampio progetto intitolato “Black Mamba”, un progetto ideato per creare maggiore consapevolezza intorno alla scomparsa della bicicletta in favore del proliferare di auto e moto, un problema non solo iconico ma di salute pubblica.
D’altronde nella sua vita le biciclette hanno sempre avuto un ruolo importante: un modello di Black Mamba fu regalato a suo nonno per coronare il meritato pensionamento. Un modello che ha macinato pochi chilometri visto che dopo la morte del proprietario nel 1994 nessuno l’ha mai più cavalcata.
 

Cyrus Kabiru – Untitled, 2018. Courtesy: AKKA Project

 
Inoltre durante la sua infanzia Cyrus era stato incaricato responsabile a tenere pulita la bicicletta di suo padre (compito difficile in una baraccopoli popolata di Nairobi) e di guidarla per aiutare vendere i prodotti porta a porta. Ha sempre voluto una sua bici e suo padre gliene promise una se avesse fatto bene: “Ha finito per regalarmi una bicicletta rovinata e senza ruote. Dovevo trovare un modo per ripararla”.
Il padre di Cyrus ha avuto molta influenza nella vita e nella carriera dell’artista “Il mio lavoro ha quasi tutto a che fare con la figura di mio padre. Prima gli occhiali, poi la bicicletta. Mi ha cresciuto bene e mi ha mostrato il futuro. Non era il tipo di genitore che ti dà le cose. Oltre a cibo, vestiti e riparo, il passo successivo sei stato tu“. dice Kabiru.
Le configurazioni scultoree di Kabiru mostrano una connessione nostalgica con gli oggetti umili che ha incontrato nella sua giovinezza, mentre allo stesso tempo allargano i confini per un futuro immaginato. La pratica di Kabiru, che è cambiata negli ultimi anni, include sculture su larga scalainstallazioni e film documentari.
Le sue opere sono incluse in differenti collezioni in giro per il mondo, dal Suda Africa alla Spagna fino agli Stati Uniti.
 

Cyrus Kabiru – Untitled, 2018. Courtesy: AKKA Project